(Sopra)Vivere nel call center #05 - La pazzia di Cornelia

(Sopra)Vivere nel call center #05
 - La pazzia di Cornelia
È molto dura la vita di un operatore. Tentare e ritentare di vendere contratti su contratti non è facile. Ricevere continui no, insulti, incazzature ed altro ancora da potenziali clienti è davvero frustante.
Tutto questo può portare alla pazzia.

«Hei Antonio, hai sentito di Cornelia?»
«No, cos'è successo?» domandai al mio collega Castaldi.
Si guardò intorno, come per dirmi un segreto «dicono che sia diventata pazza, prova a vendere a chiunque gli capiti a tiro di voce.»
Conoscevo Cornelia di persona. Era una brava ragazza, dagli occhi verdi e i capelli corvini, i modi gentili e posata. Prima di entrare in quella bolgia aveva da poco finito il liceo col massimo dei voti. Doveva andare all'università, ma non poteva permettersela.
«Dai, spero che stai scherzando.»
«Non sto scherzando, è vero, è diventata pazza.»
«Letteralmente pazza, davvero» aggiunse Anna, stava nel cubicolo dietro di me «ricordate quando aveva bisogno di soldi per pagare le spese mediche a sua madre?»
«Sì me lo ricordo» rispose Castaldi.
«Ecco» continuò Anna «da allora iniziò a fare doppi turni, a vendere senza sosta, superando pure le soglie del bonus per tre mesi di fila anche.»
«Ah però, brava Cornelia» commentai io.
«Pausa caffè!» urlò il capomastinodonna «e sbrigatevi a prendere questo caffè, avete dieci minuti d'aria!»

Invece di andare come sempre in sala relax, andai in cortile. Lì di solito c'era il team di Cornelia, desideravo parlargli. Era seduta vicino al cancello elettrificato del complesso. Trovai strano vedere i suoi colleghi distanti da lei, ammassati.
«Hei Cornelia!»
Lei si voltò lentamente, era come la ricordavo, bella ma con delle occhiaie in più.
«Ciao Antonio! Come stai? Tutto bene?» mi sorrise come faceva sempre.
«Tutto bene, ultimamente il lavoro però è più stressante del solito.»
«Sì, come ti capisco. E' dura a volte vendere» fece una breve pausa sospirando «Sai noi della Truffaldini Associati diamo ai nostri clienti un pacchetto agevolatissimo per chiamare in tutto il mondo spendendo la modica cifra di cinque paperelle come scatto alla risposta per chiamate illimitate!»
Rimasi un attimo interdetto «eh... Si questo lo so... E' il pacchetto Paperelle Senza Pensieri.»
«Esatto! Vedo che anche tu conosci i nostri prodotti! Cosa aspetti! Attivati con noi!» era euforica, con gli occhi sgranati e un sorriso stampato in faccia.
Capì che per l'ennesima volta dovevo salvarmi dai mille pericoli di quel call center infernale.
Fu un colpo di fortuna l'arrivo di Renchi. Mi aveva seguito per parlarmi dell'episodio dell'altra volta.
«Hei Antonio hai un minuto?» Domandò con tono stanco.
Di scatto faccio un passo di lato indicando il mio sfortunato collega «lui è più interessato di me!»
«Benissimo!» disse ad alta voce la pazza «venga con noi, si attivi ora e solo ora Paperelle Senza Pensieri! Con un contributo mensile di venti paperelle potrai avere chiamate illimitate verso tutti e...» Era un fiume in piena. Cornelia iniziò a parlare come una macchinetta per macinare il caffè. Ormai lui era in trappola. L'operazione macina cervello era iniziata.
Io lentamente, senza farmi notare, mi allontanai con passo felpato.

Dopo venti minuti Cornelia la pazza si fermò «allora si attiva?»
«Sì...» rispose Renchi a mo' di zombie «mi attivo ora...»
Con un sorriso diabolico e gli occhi spiritati lei continuò la vendita «Benissimo stimatissimo signor Renchi!»

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