NERO CAFFE' BUIO

Prendo la tazza blu in mano.
Il caffè è ancora caldo
quando i pensieri, invano,

tornavano al color smeraldo
degli occhi lucidi e belli
di colei che, io spavaldo,

amavo i suoi bei capelli
senza di lei mai curarmi,
ma a voler vincer duelli,

usando delle brutali armi
pur di aver la mia ragione.
Ora non so come riscattarmi

di questa terribile azione:
ho spento una stella lucente,
ecco la mia eterna dannazione.

Questo nero è un emolliente.
lo bevo veloce per il dolore,
voglio che scenda bollente

e sentire il suo sporco odore
mischiato ai bastardi crampi
di un uomo senza alcun valore.

Che lo strazio ora divampi!
Vivere ormai è un tormento!
Mai più nei gioiosi campi

sarò portato dal vivo vento
e la morte intorno scateno.
Aspetto lento di esser spento:

questo buio intruglio è veleno.

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