MA CHI MI CREDEVO DI ESSERE? UN POETA?

MA CHI MI CREDEVO DI ESSERE? UN POETA?
MA CHI MI CREDEVO DI ESSERE?
UN POETA?
Sono le 18:45 di martedì 12 Gennaio (sì, uso i post programmati per pubblicare) ed ho realizzato, per l'ennesima volta credo, di essere una totale schiappa nello scrivere.

Ho provato a scrivere una poesia in rima.

Prima una in ottava e poi un sonetto in endecasillabi.

Il risultato?

Un totale disastro!

Ad un certo punto, tale era lo sforzo mentale per me, era arrivato il sonno a dirmi: «Non ti piacerebbe chiudere gli occhi e dormire? Poi la fai la poesia... Poi...» e Lentamente la mia testa si abbassava per cadere nel torpore.

Mi svegliai di soprassalto realizzando quello che ti sto dicendo ora: sono una schiappa, lo riconosco.

Questo è la conferma che il concetto espresso nel post precedente è vero: per migliorarsi bisogna continuare a scrivere, bisogna fare pratica su pratica oltre ad avere una buona tecnica.

Oltre a dirlo a te lo dico anche a me stesso, scrivi e continua a scrivere. Minimo 1.000 parole al giorno per iniziare. Poi aumenti a 2.500, 3.000 e così via.

Si punta in alto qui, lo sai.

Non ci riesci? Prova almeno con 500 all'inizio. Datti una mossa. E' facile, prendi carta e penna oppure apri anche il block notes del pc e via, scrivi come un fiume in piena.

Ho letto da qualche parte nella grande rete che un post "normale" di un blog deve essere minimo di 500 parole.

Questa volta faccio un'eccezione, sto scrivendo come se avessi tra le mani il mio moleskine. E visto che ci sono allego pure il link dove acquistarlo. Basta cliccare sul nome e l'acquisto è fatto.

Molti grandi autori in passato, e tutt'ora, lo hanno usato per scrivere bozze, appunti e, come spesso faccio io, le loro poesie. C'è chi non né poteva fare a meno e ne comprava a decine per paura di rimanere senza.

Ti rendi conto?

E' stato definito il "taccuino leggendario". Per me è un pratico compagno di viaggio per quando voglio esprimere la mia creatività.

A dire la verità lo uso pure come diario ed altro ancora. Ce l'ho da anni ed è un po' rovinato per i vari utilizzi che ne ho fatto.

Adesso ti lascio, a malincuore, ho una sfida da affrontare. Sfida che anche tu potresti fare, no?

Vado, riprendo il mio tentativo di diventare un grande poeta, e ti garantisco che pubblicherò il lavoro quando sarà finito.

Ho scritto altre poesie in passato e mi sono reso conto che non era un bel lavoro. Credo, col senno di poi, che non erano realmente scritte col cuore (sì, datemi dello smielato ora).

A domani.

Antonio Rossi

P.S. Oltre ad essere un grande poeta, miro ad essere un grande romanziere, copywriter, eroe, cavaliere, cuoco ecc. ecc.... Non mi accontento mica io!

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